Gramsci

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lunedì 20 gennaio 2014

21 gennaio 1921,nasce il Partito Comunista d'Italia

prima tessera del Pcd'I - 1921
Innanzitutto, un auguri a tutti noi compagni e compagne!
Oggi, nel 2014 molti, anche a sinistra, dicono che se noi comunisti d'Italia siamo ancora fermi al 1921 è più che normale se siamo scomparsi dallo scenario politico italiano.
A queste persone noi rispondiamo sempre allo stesso modo. Se essere legati a quel passato significa desiderare una società più giusta, più eguale dove tutti possono avere una vita dignitosa, beh, allora si, siamo profondamente legati a quel passato.
Perché oggi, come ieri abbiamo bisogno di giustizia sociale. I lavoratori stanno tornando ad essere carne da macello non sempre consapevoli di far parte di un sistema che li sta lentamente schiacciando e mettendo ai margini della società contemporanea.
Oggi vale essere potenti, ricchi e speculatori. Non importa se guadagni onestamente il tuo pane e sei un cittadino esemplare. Sarai il primo ad essere eli minato dal sistema.
Da quel 1921 ad oggi quel partito è profondamente cambiato, anzi, gli eredi di quel partito hanno pensato bene di mettere in liquidazione tutta quella storia con il patrimonio umano e politico che porta con se.
Quando nel 1998 molti compagni decisero di fondare il Partito dei Comunisti Italiani avevano questo preciso obiettivo.
Dare nuovamente forza e vigore agli ideale che portarono Gramsci e altri grandi compagni della nostra storia ad abbandonare il Congresso socialista di Livorno e fondare nel Teatro Goldoni il Partito Comunista d'Italia (sezione dell'Internazionale Comunista).
Oggi i comunisti in Italia vivono una profonda crisi. Il nostro caso rimane quasi isolato nello scenario internazionale.
In ogni paese vediamo che i Partiti comunisti stanno tornando ad essere elemento centrale nelle lotte delle masse lavoratrici.
In Italia il fenomeno mediatico del Movimento 5 Stelle e le spinte reazionarie danno forza a movimenti che portano alla protesta, ma restano inconcludenti nell'elaborazione di una alternativa di società.
I comunisti, grazie alla loro cultura e capacità di analisi (non sempre messa in pratica) devono tornare a dare speranza ad una popolazione ormai distaccata dai valori costituzionali del nostro paese.
Il PdCI oggi ha questo grande compito. Tornare tra la gente per tornare a crescere e dare senso ad una forza comunista.
Una forza comunista che non fa tutto ciò è solo una mera rappresentanza storica del suo passato. Noi non vogliamo essere questo.
Siamo ancora in piena crisi economica. Ci aspetta un lungo anno di intenso lavoro politico.
AUGURI COMPAGNI, W IL PCd'I W IL PdCI!!!




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