Gramsci

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sabato 11 gennaio 2014

SEL e il PD. Un errore corteggiare Matteo Renzi e il "jobs act".

Nichi Vendola
In una sua intervista a l'Unità il Presidente (sic!) di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola si dimostra intenzionato a voler riaprire un dialogo con il Partito Democratico con l'obiettivo dichiarato di far nascere una federazione PD-SEL.
Come comunisti, la nostra analisi è molto semplice. La sinistra non si riorganizza corteggiando Matteo Renzi e le sue politiche liberiste!
Il PdCI non vuole trincerarsi dietro ad uno sterile isolazionismo infantile e dannoso per l'immagine del Partito e dei comunisti.
Lo dimostra la giusta scelta dei compagni del PdCI sardo che insieme al PRC hanno dato vita ad una lista unitaria dei comunisti aprendo il dialogo con il candidato democratico Pagliaru.
Ovviamente, tutti sappiamo che la distanza politica tra noi e il PD (in special modo il PD di Matteo REnzi) è abissale.
Siamo consapevoli però che un il partito comunista in Italia non può e non vuole per la sua cultura politica democratica e parlamentare scartare a priori una ipotetica alleanza con le forze più moderate del centro sinistra italiano.

Quando parliamo di unità dei comunisti e unità della sinistra intendiamo un'altra cosa rispetto a quello che Vendola vuole fare con il PD.
La sinistra in Italia non tornerà mai forte se continuiamo a voler inseguire delle politiche fallimentari che hanno avuto il solo risultato di far allontanare il popolo della sinistra e i comunisti dalla loro tradizionale parte politica per convincerli che solo il Movimento 5 Stelle di Grillo o l'astensionismo fosse utile.
Caro compagno Vendola, se vogliamo che la politica si allontani dalla tecnocrazia europea e dai poteri forti dobbiamo innanzitutto essere chiari con il nostro elettorato e con la gente che abbiamo intenzione di difendere. Sono i lavoratori, i disoccupati, gli immigrati le persone che dobbiamo difendere.
Non si è un "acchiappanuvole" se si vuole più giustizia sociale. Solo il Partito comunista e una sinistra unita e plurale più dare rispose alle lotte dei lavoratori.
Il Jobs act di Renzi non è un ritorno al lavoro e alla democrazia. Sono parole al vento che sanno tanto di linguaggio berlusconiano....altro che sinistra!
La sinistra deve tornare a difendere gli interessi di classe....della classe sociale che ha sempre difeso. La classe operai! La classe degli sfruttati, degli ultimi.
Il nostro segretario nazionale ha inviato a tutti i segretari della frammentata sinistra italiana un appello per una mobilitazione nazionale
Dobbiamo ripartire dai contenuti....e non dalle vuote parole di un Sindaco che è riuscito a cancellare ogni minima traccia di sinistra sociale e progressista dal Partito Democratico.
Siamo "acchiappanuvole"? Forse si....ma a volte, volendole prendere queste nuvole, si arriva a conquistare il sogno di un Italia e di un mondo migliore.






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