Gramsci

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martedì 23 settembre 2014

il lavoro in lutto



Due operai e il conducente dell'autocisterna sono morti sul colpo per le esalazioni tossiche. Un quarto cadavere rinvenuto mentre i vigili del fuoco bonificavano l'area. Grave un quinto dipendente accorso dopo aver notato i colleghi a terra. Potrebbe esserci un errore umano all'origine della tragedia, ma secondo la Procura non sono state rispettate le norme della linea produttiva.

Un altro maledetto "incidente" sul lavoro. Incidente perché? Per colpa degli operai diranno in molti...non avevano rispettato le norme di sicurezza. Poca prudrenza. 
Un operaio che lavora per portare il salario a casa e dare una vita dignitosa a se e alla sua famiglia sta ben attento dall'essere incauto e lavorare con estrema superficialità.
Oggi la crisi che ha colpito tutti noi porta chi comanda a richiedere alla propria forza lavoro retribuita molto di più.
La crisi fa paura, la perdita del proprio posto di lavoro fa paura. Questo il padrone lo sa e ne approfitta. Approfitta di una storica posizione di prevalenza gerarchica. 
Oggi all'operaio viene richiesto uno sforzo ed una velocità nella produzione che prima, quando c'era un forte sindacato ed un forte Partito Comunista, nessuno si permetteva di chiedere.
Ora, se vuoi mantenere il tuo posto di lavoro devi essere il più veloce, il più efficiente. Ed in certi settori lavorativi, dove l'incidente mortale è sempre dietro l'angolo, non puoi essere veloce e saltare procedure di sicurezza di vitale importanza.
Ma nella logica del capitale e del sistema di produzione capitalistico questo non conta. Bisogna produrre, possibilmente evitando leggi sulla sicurezza sul lavoro. Tanto cosa vuoi che capiti?
E poi arriva la tragedia. E tutti, stampa e TV, sono pronti a sostenere "che mancava il rispetto per la sicurezza sul lavoro".
In nome di una produzione che non c'è più per non perdere quelle poche commesse che arrivano in fabbrica, si tralasciano molti "particolari".
Non possiamo accettare che a pagare siano sempre i lavoratori.
I Comunisti Italiani sono vicini alle famiglie degli operai deceduti e manifestano tutto lo sdegno verso quella classe imprenditoriale che per risparmiare sulla sicurezza dei lavoratori causa tragedie come quella di Adria.
Basta morti sul lavoro. I controlli devono essere serrati e le pene devono essere certe per quegli imprenditori che non adempiono al loro dovere.

PdCI Lodi




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