Gramsci

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domenica 10 agosto 2014

Cosa resta di umano?



Come in ogni famiglia, alle 20.00 ogni casa (o quasi tutte) sono sintonizzate sui Tg nazionali. Vengono riportate le notizie di cronaca, ci si scandalizza e ci si dispiace per la rapina, per l'ennesima vittima della strada per mano di un pirata.
Gli italiani ascoltano cinicamente le notizie di cronaca politica, speranzosi che il nuovo Leader nazionale del dopo Berlusconi faccia il miracolo dell'anno.
Ma quando il Tg passa alle notizie internazionali l'attenzione scende. Se poi tali notizie non ledono la tranquillità dell'italiano, si può anche cambiare canale. 
A Gaza vengono uccisi bambini. Creature innocenti. Colpevoli solo di appartenere ad un popolo che da dopo guerra ad oggi è stato cacciato dalla sua terra perché la comunità internazionale decise, allora, che gli ebrei dovessero creare uno Stato forte possibilmente filo-atlantico. 
Anche l'URSS di Stalin tentò di attirare verso la sfera socialista il nascente Stato di Israele, ma le cose andarono in maniera diversa. 
Vengono uccisi bambini. I bambini sono tutti uguali. Non portano bandiere, non scrivono trattati o leggi. I bambini hanno il diritto di giocare. 
I nostri figli in Italia giocano. Per i bambini palestinesi giocare è diventato un lusso. I bombardamenti ed i raid israeliani hanno distrutto tutto. 
Hanno ucciso centinaia di bambini. Per colpire Hamas e distruggere i tunnel Israele colpisce i civili. Donne, bambini, anziani. Tutto ciò è inaccettabile.
Le responsabilità per ciò che sta avvenendo sono molte. Ma quella più grande pende sulla testa del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Obama sta dimostrando al mondo intero che all'imperialismo interessa soltanto il dominio ed il controllo del mondo. Altro che diritti umani!
In America le lobby legate ad Israele sono molto forti ed influenti. Gli USA assistono impassibili al massacro in atto. 
Cosa resta di umano, quando a morire sono gli innocenti? Ai bambini non interessano "le grandi questioni internazionali". Vogliono solo essere piccoli palestinesi vicino alle loro mamme. 



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