Gramsci

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martedì 1 luglio 2014

PdCI. Conferenza di Organizzazione.


A settembre, il Partito dei Comunisti Italiani unirà i propri quadri militanti, dirigenti e militanti per fare il punto riguardo al percorso intrapreso dall'ultimo Congresso nazionale di Chianciano dello scorso anno.
La Conferenza di Organizzazione e politica del nostro Partito è un importantissimo appuntamento per comprendere cosa fare di una comunità politica chiamata PdCI.
Come sappiamo, il nostro partito ha passato e sta tutt'ora passando la sua crisi più profonda.
Dalla sconfitta dell'Arcobaleno in avanti, la politica italiana è drasticamente cambiata. è scomparsa la Sinistra. Quella Sinistra che le lotte sociali le vive nelle piazze e le vuole portare nei palazzi del potere.
Da allora lo scenario politico della Sinistra si è ulteriormente frammentato. Da quelle che venivano considerate "le due sinistre" ossia la riformiste e la massimalista oggi abbiamo le mille sigle dei micro partiti comunisti e la fine della sinistra socialdemocratica degli allora DS per una trasformazione liberaldemocratica del Partito Democratico. Su Sinistra Ecologia Libertà preferiamo non esprimerci per rispettare ciò che sta avvenendo a quel "non partito" in questi giorni.

In questo scenario il PdCI sta chiarendo la sua posizione e il suo ruolo. 
Siamo perfettamente consapevoli che i limiti del PdCI sono tanti ed evidenti. A partire dalla situazione economica del partito fino alla crisi di militanza e del calo degli iscritti dal 1998 ad oggi.
Ma è da qui che il nostro partito ha ripreso ha sentirsi comunità. La Conferenza di organizzazione servirà a rendere chiara la strada da seguire, per ascoltare la base del partito e decidere una volta per tutte cose vuol dire formare un quadro militante in un Partito Comunista. 
La posizione dei Comunisti Italiani è chiara rispetto al progetto che vede partecipe il Partito della Rifondazione Comunista. 
Non crediamo che una nuova bolognina del 2000 possa ridare slancio alla sinistra italiana. Anzi, c'è il rischio che questa Syriza sia una copia radicale di Sinistra Ecologia Libertà.
Chiediamo con forza ai compagni comunisti di Rifondazione come le idee comuniste possano trovare spazio in un partito che vuole cancellare la parola comunista. 
Noi crediamo invece che la costruzione di una casa comune per i comunisti oggi sia necessaria. Per l'Italia, per la democrazia e per i lavoratori.
Il PdCI dovrà essere un partito accogliente e non settario, capace di rispondere alle esigenze dei diversi settori del nuovo proletariato.
Bisogna tornare a parlare di lavoro. La grande sconfitta dei comunisti è proprio dove i comunisti allora erano più forti, nel mondo del lavoro. 
Dalla Conferenza di Organizzazione il PdCI dovrà trarre le forze per riuscire ad essere lungimirante così come lo è per la politica internazionale. 
Possiamo tornare ad essere una forza reale e radicata nel territorio se spendiamo le nostre forze non solo per le grandi ed importanti questioni internazionali, ma anche e a nostro avviso soprattutto, riguardo alle tematiche del lavoro dell'occupazione ed al sostegno (in qualsiasi modo) per gli emarginati.
La presenza del nostro partito alla manifestazione nazionale di sabato 28 giugno è la giusta strada da perseguire. 
Non sarà una crisi della politica a fermare i comunisti. Avanti con la Conferenza di Organizzazione del Partito dei Comunisti Italiani!!!










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